Un polimero biodegradabile ampiamente utilizzato in chirurgia al momento delle suture è l’acido poliglicolico.
Fu a partire dal 1931 che in Germania furono progettati i primi materiali chirurgici sintetici assorbibili.
Ma fu solo nel 1954 che il poliglicolato divenne noto come un forte filamento polimerico, anche se non fu utilizzato.
L’acido poliglicolico è un poliestere lineare, sterile, multifilamento, assorbibile dal corpo umano e ampiamente utilizzato nelle suture.
Si ottiene attraverso la polimerizzazione dell’acido glicolico, che è un acido della frutta con una piccola struttura molecolare che gli permette di penetrare in profondità nella buccia.
Negli anni ’60, Davis & Geck Inc. ha introdotto sul mercato la prima sutura di acido poliglicolico con il nome commerciale di Dexon.
Successivamente, nel 1974, è stato creato il marchio Vicryl, di proprietà di Ethicon, una consociata di Johnson & Johnson, con la novità di essere un materiale di consistenza flessibile, grazie all’incorporazione dell‘acido lattico nella formula.
Caratteristiche dell’acido poliglicolico.
Tenendo conto dei due marchi sopra citati, in ciascuno di essi si possono distinguere le caratteristiche dell’acido poliglicolico:
Il suo rivestimento in poliaprolattinico e stearato di calcio, fa sì che il filo passi delicatamente attraverso i tessuti, evitando l’irritazione.
È degradato dall’idrolisi chimica, permettendo di essere assorbito dal corpo umano in 90-120 giorni.
Sterilizzato con ossido di etilene lo rende più resistente ai batteri.
A causa della sua rigidità, viene utilizzato nelle suture in forma intrecciata, ma offre sicurezza per i nodi.
Dopo il collocamento, mantiene la sua forza al 60% dopo due settimane.
La sua caratteristica differenziale è che è fisicamente interbloccata e flessibile.
E’ ampiamente raccomandato nei tessuti molli, in quanto aiuta la rapida guarigione degli stessi.
Mantiene la sua resistenza nel 65% a 14 giorni dal posizionamento, essendo assorbito dai tessuti tra i 60 e i 90 giorni.
Nonostante sia un marchio registrato, il suo nome è diventato generico per chiamare suture sintetiche assorbibili realizzate con acido poliglicolico.
Usi di acido poliglicolico.
L’uso dato all’acido poliglicolico copre i campi della chirurgia generale, plastica e oftalmica.
Viene anche usato in ginecologia-ostetricia, urologia, traumatologia, gastroenterologia e pediatria.
La sua applicazione si è estesa anche alla produzione di dispositivi per impianti ossei e alla fabbricazione di reti chirurgiche sintetiche.
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